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LAVORI IN CORSO
Di Fidaldo Leoni
Nuove aperture
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Lavori in corso
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HudsonNews:
Edicola, T3Transiti.
ews
Il Legale e Societario segnala
Di Costanza Napoli
C
ome molti ricorderanno, la tassa sui beni
di lusso, istituita dal Governo Monti nella
Manovra economica di Natale, ha colpito,
oltre alle auto di lusso e ai posti barca, anche gli
aerei privati.
La cosiddetta “Manovra Salva Italia” ha infat-
ti istituito un’imposta erariale sugli aeromobi-
li privati, immatricolati nel registro aeronautico
nazionale: si tratta quindi di una sorta di “bollo”
annuale a carico dei proprietari di velivoli, elicot-
teri, alianti e aerostati.
L’imposta è corrisposta all’atto della richiesta
di rilascio o di rinnovo del certificato di revi-
sione dell’aeronavigabilità in relazione all’in-
tero periodo di validità del certificato stesso.
Diverse categorie di velivoli hanno beneficia-
to dell’esenzione, come ad esempio gli aero-
Le imposte sugli
aeromobili privati.
Le novità
nella Manovra Fiscale
mobili di Stato, gli aeromobili dei servizi di li-
nea e non di linea, nonché del lavoro aereo,
gli aviosoccorso ed elisoccorso e gli aeromo-
bili dell’Aero Club d’Italia.
La misura dell’imposta è determinata sulla ba-
se di importi progressivi per chilogrammo di
peso massimo al decollo del velivolo. In po-
che parole, stiamo parlando di una tassa che
può partire da un minimo di 1.500 euro (per
velivoli fino ad 1 tonnellata) ed arrivare a cifre
esorbitanti per velivoli di peso superiore alle
10 tonnellate (140.000 euro nel caso di un Fal-
con 2000 o 310.000 per un Gulfstream V).
Il tributo è calcolato in misura, raddoppiata per
gli elicotteri di peso corrispondente, e fissa (pari
a 450 euro) per le altre tipologie previste.
Una frettolosa modifica approvata in Parla-
mento ha poi previsto che la stessa imposta
erariale fosse applicata anche agli aeromobili
non immatricolati in Italia, nel caso di soste sul
territorio nazionale superiori alle quarantotto
ore. Se pensiamo ad un aeromobile straniero
con un peso massimo al decollo di 12 tonnel-
late, in sosta per tre giorni a Ciampino, parlia-
mo di un conto da pagare assai salato (e non
legato ad alcun servizio ricevuto) superiore a
90.000 euro.
Questa norma è stata fortemente criticata per
gli effetti penalizzanti a carico dell’aviazio-
ne generale e del turismo; infatti, il legislato-
re non ha pensato, ad esempio, a rendere più
equa la tassa frazionandola in quote giornalie-
re da pagare in relazione alla durata della per-
manenza sul suolo nazionale o ad esonerare
da tale imposta i velivoli stranieri che arrivano
in Italia per partecipare a manifestazioni spor-
tivo-culturali. Ricordiamo inoltre che l’aviazio-
ne generale paga, in virtù di una vecchia nor-
ma, i diritti di approdo e decollo raddoppiati
rispetto a quello dei voli commerciali.
La nuova norma è, inoltre, piuttosto confusa ed
ha sollevato numerosi dubbi da parte degli ad-
detti ai lavori. Neanche i prescritti provvedimen-
ti direttoriali dell’Agenzia delle Entrate sono riu-
sciti a chiarire gli aspetti più spinosi del tributo,
come ad esempio se il periodo di sosta dovesse
essere continuativo o meno, e se dovessero in-
tervenire altri soggetti istituzionali per vigilare
sull’esatto adempimento degli obblighi di ver-
samento.
Alla luce di quanto è emerso nei mesi trascorsi,
il Governo ha inserito alcune importanti corre-
zioni nel D.L. sulle semplificazioni fiscali, recen-
temente convertito in legge (di seguito “la nuo-
va legge”). Questo intervento, in vigore dal 29
aprile scorso, ha riguardato sostanzialmente: la
rimodulazione dell’imposta, l’aumento delle ca-
tegorie oggetto di esenzione, la correzione della
disciplina applicabile agli aerei stranieri e, infine,
per garantire l’invarianza del gettito, una nuova
imposta erariale sui voli dei passeggeri degli ae-
rotaxi.
Soffermandoci sulle singolemodifiche ci sembra
di particolare rilievo la diminuzione (in alcuni ca-
si il dimezzamento) delle aliquote per il calcolo
dell’imposta per gli aeroplani fino a 6 tonnellate,
mentre restano invariate quelle per gli aeromo-
bili che vanno dalle 6 ad oltre le 10 tonnellate.
La nuova legge, inoltre, ha praticamente ri-
scritto la disciplina applicabile agli aerei im-
matricolati all’estero: la tassa si applica ora agli
aeromobili la cui sosta nel territorio nazionale
si protragga per più di 45 giorni in via conti-
nuativa (in luogo delle precedenti 48 ore), non
rientrando in tale termine le eventuali soste
presso manutentori nazionali. Il tributo deve
essere versato prima che l’aeromobile rientri
nel territorio estero. Inoltre se la sosta è infe-
riore all’anno, si paga in misura pari ad 1/12
degli importi stabiliti per ciascun mese a par-
tire da quello dell’arrivo fino a quello di par-
tenza dall’Italia.
Arriviamo infine alla novità dell’imposta eraria-
le sui voli dei passeggeri di aerotaxi, dovuta da
ogni passeggero (e versata dal vettore) all’effet-
tuazione di ciascuna tratta in misura fissa di 100
o 200 euro, a seconda che il tragitto sia inferiore
o superiore ai 1500 km.
Ancora una volta, nell’urgenza di garantire il
previsto gettito erariale, si è definita una norma
senza prevedere le necessarie deroghe: ci riferia-
mo, ad esempio, agli effetti sui collegamenti ae-
rotaxi che assicurano la continuità aerea con le
isole minori e dove l’imposta può risultare netta-
mente superiore al costo del passaggio.
Contrariamente alla normativa dello scorso di-
cembre la nuova legge ha poi previsto un’atti-
vità di vigilanza sul corretto assolvimento degli
obblighi di versamento da parte della Guardia di
Finanza e delle autorità aeroportuali.
Anche queste ultime previsioni rimandano ad
un successivo provvedimento del Direttore
dell’Agenzia delle Entrate, da emanarsi entro
il 29 giugno 2012, in cui saranno specificate le
modalità per i versamenti delle imposte e, ce lo
auguriamo, chiariti alcuni aspetti ancora oscu-
ri. Dalla lettura della norma, ad esempio, non
emerge alcun ruolo specifico o responsabilità
dei gestori aeroportuali nella riscossione delle
imposte sugli aeromobili immatricolati all’estero
e sui passeggeri di aerotaxi.
Tuttavia nel primo caso è prevedibile solo una
mera attività di trasmissione dati più che di “ri-
scossione”, poiché il gestore non è in grado di
controllare la sosta dell’aereo sul territorio na-
zionale oltre il termine dei 45 giorni.
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Una grande tenerezza l’ho provata per mio padre,
che oggi ha 90 anni. I valori del lavoro e della fa-
miglia sono stati i suoi insegnamenti che mi sono
rimasti nella vita. Quando ha saputo la notizia, ne
è stato felice. I padri condividono la gioia dei fi-
gli… io sono padre, lo so bene. Ma anche figlio!
Marina Martini,
assistente Direzione Commerciale
L’emozione più intensa che ho provato è che…
non mi aspettavo di commuovermi a tal punto
nel corso della cerimonia! Fino al momento della
consegna, è andato tutto bene, poi, quando so-
no tornata al mio posto con la Stella, mi si sono
riempiti gli occhi di lacrime. In quel momento mi
sono sentita davvero ancora più italiana, molto
fiera, molto felice. La stessa emozione prova-
ta leggendo la mail con cui il direttore delle Ri-
sorse Umane, Vito Mangano, mi informava che
la scelta dell’Azienda per ricevere questa onori-
ficenza era caduta su di me. La sorpresa è stata
grandissima!
Per questo, vorrei ringraziare Vito Mangano, ma
soprattutto Marco Treggiari, Direttore Commer-
ciale e mio responsabile, per il modo in cui ha sa-
puto presentare la mia persona perché, a parte i
complimenti, è riuscito a ‘registrare’ e a illustrare
così bene nella nota di accompagnamento alla
mia candidatura. Il giorno in cui sono rientrata in
ufficio con la notizia della scelta caduta su di me,
comunicatami attraverso il telegramma firmato
dal Ministro Elsa Fornero, ho trovato un fascio di
rose rosse e, da quel momento, ho sentito cre-
scere in me la grande emozione per l’evento che
avrei vissuto di lì a poco.
Anche le parole di mio figlio sono state per me
un’occasione di commozione, perché mi ha det-
to: “Mamma, ma se non la danno a te la Stella, a
chi dovrebbero darla?” Avere questa manifesta-
zione d’amore così grande per me è un regalo
che la vita mi ha fatto, insieme al riconoscimento
di tutta la mia Azienda e delle Istituzioni.
Nicoletta Camera,
Subconcessioni Immobiliari
La prima emozione è stata proprio la scelta di
ADR nei miei riguardi, che dimostra l’esistenza
di valori condivisi, che l’Azienda riconosce esi-
stere in noi, con una lunga militanza lavorativa
alle spalle! Sono particolarmente grata ai miei
diretti responsabili Cristiano Carnassale e Ange-
lo Lepera per l’apprezzamento dimostratomi a
coronamento di una conoscenza e collaborazio-
ne pluriennali.
A novembre ci è stata comunicata la nostra can-
didatura, ad aprile abbiamo saputo che erava-
mo stati scelti. Si è concretizzato tutto in tem-
pi brevissimi, quindi con una gioia crescente che
ha scandito le ultime giornate prima della ceri-
monia, condivisa anche nell’ambito familiare.
Vorrei rivolgere un pensiero riconoscente anche
a chi è venuto prima di me e ringraziare in parti-
colare chi mi ha insegnato il “mestiere”, l’ex colle-
ga Emilio Petrucci, che alcuni ricorderanno, mio
primo responsabile, oggi felicemente nonno e
lontano dall’Azienda, ma che sono certa apprez-
zerà le mie parole.
Il mio auspicio è che un domani qualcuno possa
dire altrettanto di noi.
Riguardo al momento della premiazione, per un
giorno mi sono sentita protagonista, con l’atten-
zione di tutti rivolta a me e non nascondo la ten-
sione e l’emozione che ne sono derivate. È stato
anche interessante osservare e confrontarsi con
le diverse provenienze aziendali degli altri pre-
miati da tutto il Lazio.
Anch’io ho condiviso da subito con i miei col-
leghi più prossimi questa gioia. Sono stati tut-
ti molto affettuosi e abbiamo avuto modo di fa-
re dei festeggiamenti preliminari, che mi hanno
fatto davvero tanto piacere.
Maria Luciani,
category manager ADR Retail
La Stella è stata per me la conferma che non vi-
viamo in un Paese che non gratifica chi fa bene
il proprio lavoro.
Quando ho ricevuto il telegramma che mi infor-
mava della cerimonia, non potevo crederci. Che
orgoglio quando noi cinque abbiamo fatto il no-
stro ingresso al Quirinale per ricevere il ricono-
scimento della nostra serietà professionale! Era-
vamo cinque stelle, un minifirmamento.
Una delle frasi che ha accompagnato la mia vita
è: “ricordati che c’è sempre qualcuno che vede”.
La pronunciava un capo che ho avuto qualche
anno fa. Ebbene, è stato davvero così.
Il mio ingresso nella Sala degli Specchi è stato
l’epilogo fiabesco di una carriera iniziata come
addetta cassa al duty free e l’emozione è stata
così forte che l’ho vissuta come spettatrice di me
stessa.
Quando ho sentito chiamare il mio nome, mi so-
no alzata dal mio posto e camminando ben dritta
ho sentito la bellezza di aver meritato qualcosa.
Voglio ringraziare la mia Azienda, oltre che per
la Stella, anche per il percorso professionale che
ho avuto. Da cassiera del duty free, agli acqui-
sti: ogni mestiere ha contribuito alla mia cresci-
ta. Ho fatto molti lavori e non saprei dire quello
che ho amato di più. Oggi sono il risultato di tut-
to questo. Ogni punta della Stella rappresenta
qualcosa e le punte minute che la compongono
le dedico alle persone che hanno creduto e che
continuano a credere in me.
Una giovane collega che ho la fortuna di avere al
mio fianco, mi ha detto: ”Oggi sei ufficialmente
maestra del lavoro, ma io lo sapevo già… Sono
orgogliosa di lavorare con te”.
L’amore e la passione sono le leve che mi hanno
portato a questo incredibile risultato.
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