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“Quali i risultati conseguiti?”
“Un effetto tangibile di questo sforzo congiun-
to è che siamo riusciti, nel mese di febbraio, a
rimborsare alle banche il residuo importo di 65,5
milioni di Euro di una prima linea di credito in
scadenza (sottoscritta nel 2003 e rinegoziata nel
2005) utilizzando esclusivamente risorse finan-
ziarie interne generate dalla gestione, senza do-
ver quindi ricorrere ad indebitamento sostituti-
vo od aggiuntivo. Un risultato che solo 3 anni fa
appariva assai ambizioso se non addirittura, per
alcuni, improbabile.
Ora però ci attende la sfida più importante e per
la quale oltre al supporto dei numeri abbiamo
dovuto lavorare alacremente per ottenere an-
che il riscontro dei fatti. La prossima linea di cre-
dito in scadenza è la più rilevante tra quelle in
essere: 500 milioni di Euro da rimborsare nel feb-
braio del 2013”.
“Ci sono rischi per il rispetto di questa sca-
denza?”
“Abbiamo lavorato intensamente su questo pro-
getto a partire dal mese di ottobre dello scor-
so anno e, devo essere sincero, tutto sembrava
contro di noi. Nel perdurare dell’incertezza ta-
riffaria le agenzie di rating ci mettevano sotto
una pressione crescente minacciando ulteriori
downgrading (ribasso del voto di giudizio) nel
caso non avessimo garantito liquidità sufficien-
te per rimborsare questo debito in scadenza con
almeno un anno di anticipo (quindi febbraio-
marzo 2012)!
Ma 500 milioni sono un importo impossibile da
rimborsare solo attingendo al flusso di cassa
della gestione, quindi era indispensabile ricor-
rere, nei tempi imposti, ad un parziale rifinan-
ziamento della somma da rimborsare.
Nel frattempo però un nuovo colpo di coda
della crisi finanziaria metteva, nell’ultimo tri-
mestre del 2011, le banche, non solo italiane,
in grave crisi di liquidità con evidenti riper-
cussioni sul rischio per ADR di non riuscire a
reperire, da quel canale, i fondi necessari nei
tempi imposti dalle agenzie di rating (sottoli-
neo che un ulteriore downgrading assottiglie-
rebbe ancor più le probabilità di successo del
rifinanziamento) costringendoci, pertanto, a
valutare ogni possibile alternativa di mercato
per reperire i fondi necessari (emissione obbli-
gazioni, rinegoziazione obbligazioni esistenti
ecc.). Ogni alternativa aveva i suoi pro ed i suoi
contro. Questo era il dilemma: aspettare anco-
ra qualche settimana, rischiando una ulteriore
pressione delle agenzie di rating, ma con l’ob-
biettivo di cogliere nel frattempo qualche op-
portunità sia interna che di contesto per riap-
procciare le banche? Partire subito con una
soluzione alternativa al prestito bancario, più
complessa da attuare, ma risolutiva in caso di
ulteriore aggravio della situazione di liquidi-
tà bancaria? Una scelta non facile in una corsa
contro il tempo in cui la componente ‘intuito’
nel capire l’evoluzione del mercato e la capaci-
tà di avere fiducia in ADR giocavano un ruolo
determinante.
Ad un certo punto però spetta proprio ai mana-
ger la responsabilità di scegliere e di proporre
la soluzione migliore. Ero personalmente con-
scio che il team di lavoro interno che lavorava
su questo progetto, in cui era presente l’alta
direzione aziendale esperta sui temi finanzia-
ri, garantiva il massimo supporto possibile per
una scelta responsabile”.
“Qual è stata la decisione presa?”
“Proprio nel mese di gennaio di quest’anno ma-
turammo l’idea che attendere qualche settima-
na e che percorrere la soluzione del prestito
bancario era la soluzione preferibile. I fatti sinora
ci stanno dando ragione: grazie anche all’inter-
vento della Banca Centrale Europea e allo sfor-
zo compiuto da alcuni Paesi europei la situazio-
ne di liquidità delle banche tra febbraio e marzo
è migliorata (anche se rimanendo ancora molto
instabile); abbiamo presentato i nostri dati pre-
visionali alle agenzie di rating tra gennaio e feb-
braio e le abbiamo convinte a darci una deroga
di qualche settimana prima che intervenissero
sul giudizio di ADR. Infine abbiamo trovato l’ac-
cordo con 8 tra le principali banche italiane ed
europee che si sono impegnate a finanziare la
somma necessaria per rimborsare la linea in sca-
denza nel 2013”.
“Quindi possiamo affermare di aver superato
questo insidioso ostacolo?”
“Non siamo ancora fuori dal guado. Per conclu-
dere il progetto infatti, con la firma del contratto
di finanziamento, stiamo ancora lavorando ala-
cremente e le fasi finali non sono prive di rischi
e di ostacoli.
L’obiettivo è di finalizzare entro giugno il finan-
ziamento completando così un passaggio es-
senziale per garantire all’aeroporto ed alla So-
cietà una stabilità indispensabile per affrontare
le prossime ed impegnative sfide che è chiama-
ta a risolvere”.
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ews
Buste paga on line
ADR ha scelto la modalità on line per la trasmissione
delle buste paga ai propri dipendenti. Abbiamo chiesto
a Giovanna Giua, Risorse Umane, e a Letizia Vaccari,
Sistemi Informativi, di illustrare le ragioni della scelta
aziendale e le nuove modalità di accesso ai cedolini,
che sarà a regime entro il mese di luglio
L’
accesso alla busta paga on line, entro
luglio, sarà una realtà anche in ADR.
L’Azienda, non solo in virtù della ne-
cessità di risparmiare sull’uso indiscrimina-
to della carta, ha scelto una modalità che è
ormai una prassi per la maggior parte delle
aziende in Italia, Pubblica Amministrazione
compresa, perché offre una serie di vantaggi,
come spiegano le colleghe Giovanna Giua e
Letizia Vaccari. Inoltre è un ulteriore segnale
di stare al passo con i tempi a cui non possia-
mo rinunciare.
“Quali sono i principali vantaggi di questa
scelta?”
“In primo luogo – risponde Giovanna Giua –
la decisione di non inviare più a casa le buste
paga ai dipendenti è un modo per contribuire
positivamente all’equilibrio dell’ecosistema e,
tra l’altro, è una fonte di risparmio di carta, in
quanto si elimina ogni forma di corrisponden-
za. La redazione di ADR Noi ha già ricordato
che in un anno in ADR sono stati usati quasi
9 milioni di fogli. Questo dato offre la dimen-
sione di quanto può essere realizzato da tut-
ti noi per la salvaguardia dell’ambiente nella
scelta quotidiana di stampare o meno dal no-
stro computer. Così come si chiede al singolo
dipendente di economizzare nella sua attività
quotidiana l’uso della carta, anche a livello di
sistema aziendale si vuole essere coerenti con
questa indicazione, portando nel web tutto
ciò che è possibile.
La busta paga è tra questi documenti. ADR se-
gue peraltro la scelta già propria di molte altre
realtà aziendali.
In secondo luogo, l’accesso alla busta paga on
line avviene in tempo reale, al momento in cui
è pubblicata, azzerando i tempi di invio postale,
spesso difficili da preventivare e non sempre in
grado di rispettare la puntualità richiesta. In ter-
zo luogo, il dipendente avrà a disposizione nel
web l’archivio di cedolini che consentirà la con-
sultazione dello “storico”: le buste paga verran-
no mantenute per un periodo di 5 anni.
Questi sono i vantaggi che l’informatizzazione
consentirà, ai quali si aggiungerà un sensibile ri-
sparmio economico, dato che l’attuale invio po-
stale ha un costo non solo in termini di uso della
carta, ma anche di affrancatura e spedizione”.
“La busta paga sarà dunque disponibile so-
lo nel web?”
“Gli affezionati al ‘pezzo di carta’ – risponde Gio-
vanna Giua – dopo aver effettuato il download
del file, potranno comunque stampare il cedo-
lino a casa per conservarne la copia e creare il
proprio archivio domestico sia cartaceo che
elettronico nel proprio pc”.
“Con quali modalità potrà avvenire la consul-
tazione?”
“È sufficiente – risponde Letizia Vaccari – dispor-
re di una connessione internet e la propria bu-
sta paga potrà essere consultata da qualsiasi
parte del mondo: infatti sarà accessibile dal sito
www.adr.it dove verrà creata un’area ad hoc ri-
servata ai dipendenti ADR”.
“Quali sono le istruzioni per accedere al do-
cumento?
Come avviene per tutti gli accessi ai servizi on
line con dati personali (ad es. banking on line,
ecc.) per garantire un accesso sicuro, a tutti i di-
pendenti verrà fornito un security pin. Tale secu-
rity PIN dovrà essere inserito dopo essersi regi-
strati sul sito www.adr.it con un proprio account
di posta elettronica.
La Direzione Risorse Umane e Qualità garantirà
che ad ogni dipendente venga assegnato il pro-
prio PIN personale e lo consegnerà a tutti tramite
l’ultima spedizione postale da parte dell’Azienda.
In fase di attivazione del servizio verrà pubblicata,
in ADR Noi e nella intranet Leonardo, una proce-
dura di dettaglio con tutti gli step richiesti.
Perché è necessario inserire il pin personale
e il codice fiscale al primo accesso all’area ri-
servata?
L’inserimento del pin e del codice fiscale – ri-
sponde Giovanna Giua – servono a riconoscere
il proprio indirizzo mail e quello esclusivamente.
Questa architettura consente di visualizzare solo
i cedolini associati alla mail indicata e garantisce
l’assoluta privacy della consultazione”.
In quali tempi il servizio sarà disponibile per
tutti i dipendenti del Gruppo, a prescindere
dalle Società di appartenenza?
Siamo nella fase iniziale del progetto – rispon-
de Letizia Vaccari – per cui vi sarà un periodo
di test che coinvolgerà alcune funzioni orga-
nizzative. Il servizio andrà a regime per tutti al
termine della fase sperimentale, senz’altro en-
tro l’estate.
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Attivazione Servizio Cedolini online
Registrarsi sul
sito www.adr.it
Attivazione servizio tramite sito www.adr.it
Il PIN sarà inviato
tramite spedizione
postale
Loggarsi sul sito
www.adr.it
inserendo
PIN e Codice fiscale
Account
• Per accedere all’area dove inserire il PIN
(solo al primo accesso), bisogna essere
loggati e quindi avere un indirizzo di e-mail
valido su cui si è ricevuta la Password
• Il PIN consente di accedere solo ai propri
cedolini
• Con la validazione, il PIN viene bruciato e
NON può essere associato ad un altro
Account
• L’indirizzo e-mail inserito diventa
l’Account
• La Password per loggarsi viene inviata
all’indirizzo e-mail/Account
• La Password deve essere modificata al
primo accesso
Entrare nell’area
dedicata per accedere
ai propri cedolini
Comunicazione PIN
Margine Operativo Lordo (MOL) o alternati-
vamente EBITDA (Earnings before Interest.
Taxes, Depreciation and Amortization)
È uno tra i principali indicatori di redditività da-
to dalla differenza tra i ricavi tipici (quindi non
straordinari) e costi operativi correlati. Esclude
quindi oneri e proventi finanziari, imposte, am-
mortamenti ed altri accantonamenti.
Il Rating
È il giudizio, espresso da società specializzate
ed indipendenti – le Agenzie di rating appun-
to – che esprime la capacità di una entità eco-
nomica (aziende, Stati, ecc.) di far fronte alle
proprie scadenze di rimborso del debito. Tale
giudizio è sottoposto a revisione periodica.
Quando il rischio relativo alla capacità di rim-
borso viene giudicato in progressivo aumento
l’entità economica è assoggettata al cd.
Downgrading
In italiano “declassamento” da un livello ad
uno inferiore. Ciascuna Agenzia infatti ha una
propria scala di giudizio diversamente codifi-
cata (es. Standard &Poor’s dal più elevato AAA
al più basso CCC). Il livello di rating di una enti-
tà economica influisce sulla capacità di acces-
so al credito finanziario e sul costo sostenuto
per assumerlo.
Accisa
Termine che deriva dal latino “accidere” taglia-
re ed è interpretabile come taglia. Si tratta di
un’imposta indiretta, applicata per legge, che
grava sulle imprese che partecipano alla pro-
duzione, commercializzazione e distribuzione
di prodotti di largo consumo. L’accisa è dun-
que un tributo che viene assolto e applicato
dal produttore prima del consumo e può esse-
re ammortizzato soltanto aumentando i prezzi
delle merci a discapito del consumatore finale
(tabacchi, prodotti petroliferi, ecc).
Royalty
È una forma di compenso corrisposto dall’uti-
lizzatore di un bene economicamente fruttife-
ro al proprietario dello stesso. Normalmente
proprio per questo motivo la sua entità è va-
riabile in funzione dei risultati economici con-
seguiti dall’utilizzatore con il suo impiego.
Guida ai termini economici
Attivazione Servizio Cedolini on line