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8 aprile 2016
Al via “INCONTRA AL VOLO”
Ha preso il via a Fiumicino con Neri Marcoré, il programma di interviste con personaggi della cultura e dello spettacolo.

“Il viaggio in aereo che vorrei fare? Per New York, che ancora non conosco. Le parti di attore a cui sono più affezionato? Il cuore altrove e Papa Luciani, un Pontefice che assomiglia tanto a Papa Francesco. La canzone che  più  amo? 'Non farti cadere le braccia', di Edoardo Bennato”.

Così l’attore e presentatore Neri Marcorè, ha inaugurato ieri sera il nuovo format 'InConTra al volo' ideato da Aeroporti di Roma: una serie di interviste della durata di circa mezz’ora, tra i passeggeri, a personaggi della cultura, dello spettacolo e dello sport. Introdotte dalle note di Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno e intervallate da esibizioni live di giovani pianisti dell’Accademia di Santa Cecilia con motivi scelti direttamente dagli ospiti, questi incontri ampliano l’offerta culturale e di intrattenimento a disposizione dei passeggeri prima di imbarcarsi. 

Ieri il programma, condotto dall’editorialista Enrico Cisnetto, è stato trasmesso, tramite l'applicazione Periscope, in streaming sul canale Twitter di ADR.

Applaudito a più riprese dai numerosi viaggiatori del salone partenze del Terminal 1, il poliedrico Marcorè ha tramutato l’intervista in un mini show e in un incontro ravvicinato con i passeggeri. Stimolato dall'intervistatore, ha ripercorso la sua vita di attore, imitatore satirico, presentatore, per finire con l'ultimo lavoro, il doppiaggio dell'Orso Baloo nella rivisitazione cinematografica de Il Libro della Giungla in uscita nelle sale la prossima settimana. 

Non sono mancate battute salate ('Angelina Jolie? E' un pò 'secchetta', chi ama la sostanza dovrebbe nutrirla un pò di più'), imitazioni di politici come La Russa e Capezzone ('Ma da tre anni ho smesso di farlo perché ormai i politici si prendono in giro da soli') o il suo primo cavallo di battaglia Dino Zoff. Molti gli applausi quando, accompagnato al pianoforte da uno dei giovani pianisti dell’Accademia di Santa Cecilia , ha intonato vecchi motivi a cominciare da 'Le elezioni' di Giorgio Gaber.

“Ormai tutti gli aeroporti si assomigliano – ha infine sottolineato Marcorè – ma Fiumicino resta il 'mio' aeroporto di romano. E certo si va sempre più abbellendo nell’estetica e soprattutto nei servizi offerti al viaggiatore. Lo dico come passeggero che viaggia molto e che qui si trova come a casa”.

 

Comunicato Stampa