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16 dicembre 2015
A Fiumicino decolla “Santa Cecilia al volo”
In occasione della presentazione del progetto in scena il mini concerto del Maestro Antonio Pappano al pianoforte e Carlo Maria Parazzoli al violino

Prima le note dolci della “Sonata n. 2 op. 100” di Johannes Brahms, poi quelle romantiche e gioiose  della “Csárdás” di Vittorio Monti, al pianoforte un interprete di eccezione, il direttore musicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Antonio Pappano, appena giunto da Londra, accompagnato dal primo violino Carlo Maria Parazzoli.

E’ stato un evento eccezionale quello che si è svolto al Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino, un mini concerto a beneficio dei tanti passeggeri in transito, che ha  segnato anche il via al progetto “Santa Cecilia al volo” che fa dello scalo della Capitale “un nuovo palcoscenico per i giovani talenti”. Perché l’accordo fortemente voluto dalla società di gestione Aeroporti di Roma prevede altri 19 appuntamenti musicali nelle aree imbarchi B e D, tutti i giovedì fino al 5 maggio 2016.

Saranno mini concerti per tutti i gusti e per varie formazioni, in cui spiccano i recital solistici di due dei migliori allievi dei Corsi di perfezionamento pianistico dell’Accademia, ma non mancano alcune delle classiche sonate di Mozart, Beethoven Schubert, Chopin, gli evergreen della musica leggera, fino a una Messa in versione jazz e alla canzone napoletana nell’interpretazione dei Solisti del Coro.

Ma, come è già avvenuto, potranno essere gli stessi passeggeri i protagonisti di interpretazione pianistiche fuori programma grazie ai 4 pianoforti a coda Fazioli Ciampi posizionati oltre i varchi di sicurezza presso le aree di imbarco B, al Molo D e al Satellite, oltre che agli arrivi del Terminal 3. Non solo, grazie a un totem dotato di tablet e telecamera,avranno anche la possibilità di registrare la loro performance musicale e autorizzarne la condivisone sui profili social di Adr: basterà inserire i propri dati, scegliere il tempo dell’esibizione e iniziare a suonare.

L’interpretazione del Maestro Pappano, durata 20 minuti e seguita da un applauditissimo bis, ha scatenato l’entusiasmo di chi ha avuto la fortuna di transitare in aeroporto in coincidenza con il concerto. E’ stato un tripudio di telefonini a riprendere il podio, tra telecamere e macchine fotografiche.

A fare gli onori di casa, il presidente di Adr, Fabrizio Palenzona, il presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Michele dall’Ongaro, e il presidente di Enac, Vito Riggio.

“E’ stata una ‘prima’ assoluta, la prima volta in un aeroporto italiano e l’inizio di un accordo importante con l’Accademia nazionale di Santa Cecilia che – ha commentato Palenzona - si prolungherà fino al maggio prossimo”.

Questa iniziativa – ha aggiunto il presidente di Adr - rientra nel nostro programma di migliorare sempre più i nostri servizi in generale, ma anche di fare di questo aeroporto non un ‘non luogo’, ma un luogo dove c’è cultura, dove si vive, dove la gente passa e trova anche un pezzo delle bellezze dell’Italia, dall’arte alla musica, alle specialità gastronomiche: insomma, il meglio che abbiamo da mettere in vetrina. Continueremo e vi stupiremo”.

Per i passeggeri, anche stranieri, è stata una vera sorpresa. A decine si sono fermati filmando con i telefonini il maestro Pappano al pianoforte e il primo violino Carlo Maria Parazzoli. “Mai assistito a un evento del genere, eppure viaggio molto”, ha detto una turista francese.  “Spero proprio di avere la fortuna di assistere a un altro concerto quando ripasserò per Roma”, è stato invece il commento di una frequent flyer.

“Oggi la grande musica è protagonista di una nuova esperienza – ha detto il presidente di Santa Cecilia, Michele dell’Ongaro – Per la musica non c’è nulla di meglio che uscire dall’Auditorium e trovarsi dove la gente passa. Luoghi di aggregazione, che oggi sembrano condannati a una specie di quarantena dovuta ai recenti tragici fatti, diventano invece occasioni di incontro. Roma con il suo aeroporto e con la sua istituzione sinfonica principale accoglie oggi il passaggio di pellegrini, turisti e viaggiatori con una offerta di alta qualità”.

Gli stessi concetti sono stati quindi espressi dal presidente Enac, Vito Riggio: “Con iniziative come questa intendiamo reagire all’offensiva del terrorismo non solo aumentando la sicurezza, ma aprendo i nostri aeroporti alla musica a cominciare da Roma. Per dire a tutto il mondo che non cediamo, ma anzi facendo in modo che il nostro ideale di bellezza si affermi ovunque”. 

 

 

 

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