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Negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, sempre piu' eco sostenibili ed attenti al personale aeroportuale, spariscono le bottigliette di plastica per gli operatori aeroportuali di handling di rampa, operazione che permetterà di ridurre il consumo annuo di un milione di bottiglie. Tra i due scali, dieci sistemi di erogazione automatica di acqua potabile e pretrattata (filtro carboni attivi e Uv), prelevata dalla rete idrica esistente, sono stati installati nelle aree airside, come i presidi operativi di rampa e le aree dei nastri riconsegna bagagli.
Gli erogatori sono brandizzati ADR e l'acqua e' riservata e fruibile dagli addetti operativi di handling. Verranno inoltre distribuite agli operatori oltre 3000 bottiglie termiche in acciaio inox con una capienza di 500ml ciascuna. I beneficiari sono 400 operatori Aviapartner, 600 operatori Aviation Services, 2000 operatori Alitalia e 200 operatori a Ciampino.
ADR punta anche, con questa operazione, sempre piu' ad una progressiva riduzione dell'utilizzo della plastica nei due aeroporti: si stima infatti che, con l'installazione dei dieci erogatori e la distribuzione delle "borracce", si possa diminuire il consumo annuo di un milione di bottigliette di plastica. "Lavorare per la sostenibilità e la cura delle persone è un nostro modo etico di operare". Lo ha detto all'aeroporto di Fiumicino l'amministratore delegato di ADR, Ugo de Carolis, che, in una cerimonia, ha consegnato le prime delle oltre 3000 bottiglie termiche ai rappresentanti degli handlers dei due scali aeroportuali romani.
"Da domani gli addetti di rampa saranno parte di un processo di progressiva riduzione della plastica in aeroporto che in un anno permetterà di ridurre di un milione circa le bottigliette consumate complessivamente a Fiumicino e Ciampino. Si tratta di un'operazione che ha un impatto vero sulla qualita' dell'ambiente e la cura del personale: continueremo sempre piu' in questa direzione", ha sottolineato ancora de Carolis.
Sul tema plastica ADR gia' da tempo, si e' impegnata per ridurne l'utilizzo in aeroporto in collaborazione ed arrivare ad uno scalo sempre meno dipendente dalla plastica. La società di gestione degli scali romani ha inoltre installato nei Terminal macchine compattatrici di imballaggi in plastica presso i controlli sicurezza per garantire il recupero dei contenitori stessi come imballaggi.
Il 98 per cento dei rifiuti plastici prodotti viene recuperato, tramite lavorazione, in impianti di trasformazione, per poi essere utilizzato principalmente in tre settori: fibra tessile, per la realizzazione di moquette per il rivestimento dei bauli delle auto; le fascette utilizzate per imballare mattoni, cartoni ed altro; lastre per la termoformatura delle quali si ottengono le vaschette per la conservazione di alimenti. Il restante 2 per cento di rifiuti plastici, difficilmente recuperabili, viene inviato ad impianto per la trasformazione in Combustibile Solido Secondario.