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3 ottobre 2016
Fari e torri, navi e aerei, la storia è qui
Uno degli elementi che caratterizzano i luoghi deputati al trasporto è la presenza di un punto di osservazione. Un faro esisteva nel porto di Claudio, come una torre esiste al “da Vinci"

Uno degli elementi che caratterizzano i luoghi deputati al trasporto di persone e merci è la presenza di un punto "alto" di osservazione e segnalazione. Un faro esisteva nel porto imperiale di Claudio e una torre di controllo esiste al "Leonardo da Vinci". Entrambe le costruzioni sono caratteristiche del nostro territorio - anche se in tempi diversi - e ne assurgono quasi a simbolo.

Il faro del porto di Claudio, che si trovava in quello che oggi è il primo aeroporto della capitale, era di dimensioni notevoli e somigliava a quello d'Alessandria d'Egitto: nella città e nella necropoli di Porto, a Isola Sacra, diversi mosaici ne mostrano la sua figura.

Era costituito da una sorta di tre grossi dadi sovrapposti, che si restringevano verso l'alto. In cima una piccola torre, dove veniva acceso un braciere che serviva per illuminare la zona del porto, in un raggio superiore ai 45 chilometri.

A Fiumara Grande -  è storia di oggi - allo sbocco del Tevere a mare, un faro più piccolo rispetto al suo antenato fa la guardia a uno dei due rami del fiume, dove la sua acqua si "insala" nel Tirreno. Il precedente, in funzione dal 1913, era alto 63 metri e largo in media 4 metri.  La luce, derivante  dalla lanterna da 2.700 "carcels" che splendeva alternativamente in bianco ogni venti secondi, segnalava la sua presenza ai marinai fino a una distanza di venti miglia.

Così come i naviganti si orientavano in mare grazie alla potente luce del faro, così i moderni comandanti di aeromobili si affidano ai "segnali" della torre di controllo dell'aeroporto di Fiumicino. Gestita dall'ENAV, è alta 60 metri e rappresenta la versione moderna dell'antico faro: con la sua incessante attività dirige il traffico aereo. 320.000 movimenti l’anno tra atterraggi, partenze ed avvicinamenti, circa 900 al giorno con picchi di 90 all'ora.

Progettata dall'architetto Nervi e inaugurata nel 1960, la Torre di controllo è stata ristrutturata nel 1989 ed è stata dichiarata Monumento nazionale dal Ministero dei Beni Culturali.
A circa 25 anni da quella data ha subito un’ulteriore ristrutturazione nel corso del 2015 ed è tornata a vigilare sullo scalo grazie agli inconfondibili colori bianco e rosso.

Ogni epoca e ogni civiltà hanno la propria tecnologia, adattata alle esigenze pratiche e la presenza simbolica di questi monoliti rappresenta una sorta di perno intorno al quale ruotare tutta una comunità.