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22 marzo 2019
Il ritorno degli Azzurri
Calorosa accoglienza degli Azzurri Special Olympics all'Aeroporto di Fiumicino. Lacrime, abbracci, gioia e tanto orgoglio tricolore.

Nel primo pomeriggio, all’Aeroporto di Fiumicino, inno di Mameli e calorosa accoglienza al grido di "Italia, Italia!" per la delegazione azzurra degli Special Olympics di ritorno dai Giochi Mondiali di Abu Dhabi con ben 21 ori, 41 argenti e 45 bronzi.  

Al loro sbarco, al terminal 3, i 115 atleti insieme ai 40 tra tecnici ed accompagnatori sono stati accolti dall'amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Ugo de Carolis. Assistiti dal personale di ADR, per loro il cartellone "Bentornati campioni, grazie per averci regalato un'emozione unica" ed un ristoro.

All'uscita dalla sala arrivi la festa delle decine di familiari, con bandiere tricolori, striscioni, trombe,  ai quali si sono uniti anche tanti passeggeri. Commozione e gioia nell'abbraccio mentre risuonavano le note dell'inno nazionale. Tra gli azzurri che hanno ottenuto brillanti risultati  Veronica Paccagnella nella ginnastica artistica con un argento nel volteggio e un bronzo in all around, trave e corpo libero ed Elena Calabrese, 6 medaglie nella ginnastica ritmica.

Ed ancora Alessia Filippi, medaglia d'oro nelle bocce; le medaglie d'oro nel nuoto in acque libere, Marco Basso e Alessandro Angelotti. E poi la medaglia d'argento nell'equitazione, Roberto Cadoni e Simona Di Marzio, il  bronzo nel nuoto (200 rana) per Marco Fiaschi ed il bronzo nel tennis di Jennifer Di Cara e Lara De Santi nel doppio.

Gli Azzurri hanno gareggiato insieme ad altri 6885 atleti provenienti da tutto il mondo nelle seguenti specialità: atletica, badminton, bocce, bowling, calcio a 5 e a 7 unificati, equitazione, ginnastica artistica e ritmica, golf, equitazione, pallacanestro unificata e tradizionale, pallavolo unificata, nuoto, nuoto in acque libere, tennis e tennistavolo.

Gli azzurri hanno lanciato un messaggio culturale di inclusione attraverso lo sport.

"I nostri atleti Azzurri faranno tesoro di questa esperienza appena vissuta - ha dichiarato Alessandra Palazzotti, Direttore Nazionale di Special Olympics - Manterranno alte nel tempo l'autonomia e l'autostima raggiunte in questi giorni. Loro sono i Game Changers, così Special Olympics li ama chiamare in tutto il mondo, coloro che non si arrendono alle difficoltà e cambiano le regole del gioco, se le ritengono sbagliate. Hanno rivoluzionato la prospettiva da cui guardare le persone con disabilità intellettive,  hanno vinto tante medaglie ad Abu Dhabi, ma soprattutto hanno vinto sui dubbi, le perplessità e i pregiudizi di chiunque li abbia guardati giocare. Il tutto ancora una volta attraverso lo straordinario potere dello sport". I prossimi Giochi mondiali si svolgeranno nel 2023 in Germania, a Berlino.

"Questa medaglia rappresenta per me tutti gli sport che ho fatto" - ha detto Gabriele Savà, atleta Special Olympics con la sua medaglia d'argento ai Giochi Mondiali  di Abu Dhabi. E' una medaglia condivisa, i miei compagni di squadra mi hanno permesso di vincerla, insieme a loro" - "E' una vittoria eccome, ho conosciuto tante belle persone, tante storie, questa medaglia è la mia storia...Non riesco a smettere di guardarla..."

"Arrivare qui ai Giochi Mondiali Special Olympics è solamente il passo finale di un percorso lunghissimo che ha consentito agli atleti di vivere esperienze sportive, ma anche e soprattutto umane, di altissimo profilo - ha detto a sua volta il CTN di basket Marco Petrozzi -  Si tratta di un successo conquistato indipendentemente dalle medaglie vinte".