Notizie

img_details
18 novembre 2019
Dieci anni di Roma Spotters Club
ADR festeggia con un Open Day il decimo anniversario di Roma Spotters Club

In occasione del decimo anniversario del Roma Spotters Club, Aeroporti di Roma ha partecipato alle celebrazioni dell’associazione organizzando un incontro tra l’Amministratore Delegato Ugo De Carolis e alcuni membri dell’associazione, nonché promuovendo il primo Open Day dedicato agli spotters all’Aeroporto di Ciampino. 

Un open day che si è rivelato entusiasmante e proficuo per gli spotters italiani e stranieri che hanno partecipato, ai quali è stata data l’opportunità di visitare la struttura, guidati dal personale ADR che ha illustrato loro la realtà quotidiana dell’aeroporto.

Guarda il video dell'Open Day

 

Nel territorio della Capitale, fin dal 2009, il Roma Spotters Club promuove, sostiene e diffonde il plane spotting negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino.  

Spotter è un aggettivo usato per descrivere coloro che si appostano nei pressi degli aeroporti di tutto il mondo, ammirando e immortalando gli oggetti della loro passione: gli aerei. La ricerca di una foto capolavoro si unisce, dunque, alla speranza di catturare un soggetto particolare, che può identificarsi in un aeromobile con una livrea rara, o in una compagnia inconsueta - spiega Roma Spotter Club sul suo sito ufficiale - Il nostro Club si pone come il punto di riferimento romano per gli spotters di tutto il mondo, mettendo a disposizione materiale informativo e organizzando eventi, dentro e fuori il sedime aeroportuale.

 

Cos’è il Plane Spotting.

Il Plane Spotting nasce nella prima metà del XX secolo come attività di osservazione di aerei; alcuni Paesi, durante la seconda guerra mondiale e la guerra fredda, incoraggiarono addirittura i cittadini a diventare ‘’osservatori di aerei’’ per motivi di sicurezza. Nella seconda metà del secolo diventa un hobby vero e proprio, come il collezionismo, la pesca o il birdwatching, quest’ultimo suo vero e proprio antenato. Si trasforma nella capacità di riconoscere, magari con l’aiuto di un binocolo, il costruttore e il modello di un aereo, con tanto di aneddoti e caratteristiche particolari. Nascono i taccuini con le raccolte di data, luogo, modello di aereo avvistato e annotazioni. I più tecnologici cominciano a scattare foto e riprendere immagini. Il materiale raccolto confluisce in vere e proprie collezioni, rivelatesi preziosissime per la storia dell’aviazione. Notevole anche la valenza sociale di questa attività di svago: durante le ore di appostamento nascono amicizie, si scambiano informazioni, ci si diverte in maniera semplice e genuina, a contatto molto spesso con la natura e si creano ancor prima di Internet vere e proprie reti sociali, anche di corrispondenza cartacea, sparse in tutto il mondo.

L’avvento delle nuove tecniche fotografiche digitali, di internet e dei social media ha dato un impulso decisivo a una vera e propria rivoluzione del Plane Spotting, facendolo conoscere a una platea più ampia e decisamente globale. La tecnologia ha permesso di trasformare quest’hobby da osservazione casuale a pianificata e programmata: siti web come FlightAware e Flightradar24 hanno consentito agli osservatori di localizzare aeromobili specifici da tutto il mondo e di programmarne la ‘’cattura’’ fotografica.

Anche l’utilizzo del materiale prodotto dall’osservazione è diversa: da collezione privata di stampe e taccuini, stipata in armadi chiusi e custoditi gelosamente, a pubblicazione e scambio di foto e video on line, visibili a milioni di utenti.