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14 febbraio 2008
Negli aeroporti "Falco Robot" contro rischio di impatto uccelli-aerei
Progetto sperimentale presentato a Fiumicino nel convegno "Aeroporti e bird strike: stiamo vincendo noi?"

Negli aeroporti "Falco Robot" contro rischio di impatto uccelli-aerei
Fiumicino, 14 febbraio 2008

Foto: presentazione falco-robotUn falco robot, in grado di volare e del tutto somigliante al rapace, per tenere lontani dalle piste degli aeroporti i volatili che possono rappresentare una seria minaccia alla sicurezza degli aerei.

E' la novità, dopo 11 anni di studi sul campo, presentata oggi in via sperimentale all'aeroporto di Fiumicino, nell'ambito del workshop ''Aeroporti e bird strike: stiamo vincendo noi'?''', promosso da Aeroporti di Roma e dalla società italo-spagnola Bird Raptor, che ha ideato il ''Falco Robot Gbrs''.


''E' un argomento serio - ha detto Franco Giudice, responsabile Infrastrutture ed Operazioni di Adr - che ha segnato progressi importanti, ma che vede un susseguirsi di metodi dissuasivi, poiché gli impatti degli uccelli con gli aerei possono comportare pesanti conseguenze economiche per le compagnie aeree e in termini di sicurezza''.

''Il numero degli uccelli é aumentato ed i controlli non sono ancora estremamente efficaci - ha spiegato il curatore del progetto, Paolo Iori - Proponiamo un nuovo sistema con il falco robotizzato che si affianca ai sistemi di dissuasione finora utilizzati, come i cannoncini a gas o i sistemi acustici fissi e mobili a 'verso d'allarme' a cui gli uccelli possono dare segni di assuefazione.

E' una macchina estremamente efficace che, applicando i principi della falconeria, si può controllare e direzionare per allontanare gli uccelli.

I test prima a Genova e poi a Fiumicino hanno dato ottimi risultati''.

Ogni anno nella sola aviazione civile avvengono negli Stati Uniti almeno 36 mila impatti tra aerei ed uccelli. Dal 1912 ad oggi tali incidenti hanno causato la distruzione di 88 velivoli civili e la morte di 243 persone.

In Italia, che, con l'azione dell'Enac, si e' dotata di una regolamentazione ad hoc in materia, nel 2007 sono stati segnalati 743 tra impatti certi e presunti.

L'unico impatto nel nostro Paese, con conseguenti mortali, si registro' il 1 giugno 2003, a Linate, ad un piccolo aereo da turismo, in cui persero la vita il pilota ed il copilota.


I gabbiani, del tipo reale e comune, che "frequentano" le piste dell'aeroporto di Fiumicino e contro i quali potrebbe entrare in funzione il "falco robot", non dormono nell'area dello scalo, ma sono soliti nidificare sempre piu' nelle zone immediatamente adiacenti gli abitati, dove si conta abbiano portato ad almeno 700 i nidi.

Con loro, le specie di uccelli maggiormente presenti sono storni e pavoncelle: l'area preferita, secondo il monitoraggio degli esperti, e' quella delle piste (72%), seguita dalle vie di rullaggio (18%); le ore di maggiore concentrazione tra le 7 e le 12 (63%) e poi fino alle 18 (11%).

Lo scorso anno, a fronte di 334.848 movimenti aerei tra decolli e atterraggi, a Fiumicino si sono verificati 95 birdstrike (impatto aereo-uccelli), due dei quali, sottolinea il direttore Enac Vitaliano Turrà, hanno provocato danni all'aeromobile.

E' dal 1989 che la società di gestione dello scalo ha dato inizio a una campagna a lungo termine per ridurre i rischi di impatto, che comprende sia le cosiddette "misure ecologiche passive" (ridotta superficie coltivabile, assenza di specchi d'acqua e di rifiuti organici, taglio di cespugli, arbusti ed erba a 15 cm di altezza), sia impianti specifici antivolatili.

Questi ultimi comprendono una media di 4 ispezioni al giorno delle piste, cannoncini a gas radiocomandabili, auto con sistema acustico a "verso allarme", sistemi acustici ad alte frequenze, telecamere radiocomandate, e pistole a salve.

"I risultati dimostrano che é possibile ridurre il fenomeno - sottolinea Alessandro Montemaggiori, ornitologo e consulente di ADR - Infatti negli ultimi 5 anni, si e' registrato un calo dell'86% delle presenze di gabbiani, del 75% degli storni e del 24% delle pavoncelle, anche se le statistiche del fenomeno risentono dell'aumento del traffico aereo.