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5 settembre 2016
Pancalli vola a Rio: strabiliante la presenza di 105 azzurri qualificati alle Paralimpiadi
Vorrei confermare quantomeno lo stato di salute di Londra e, consentitemi una battuta, magari vincere una medaglia in più dei colleghi olimpici". E' quanto si augura, per la spedizione azzurra, il Presidente del Comitato Paralimpico Italiano, Luca Pancalli, partito dall'aeroporto di Fiumicino per Rio de Janeiro, quando ormai mancano tre giorni all'inizio della Paralimpiade.

"Vorrei confermare quantomeno lo stato di salute di Londra e, consentitemi una battuta, magari vincere una medaglia in più dei colleghi olimpici".

E' quanto si augura, per la spedizione azzurra, il Presidente del Comitato Paralimpico Italiano, Luca Pancalli, partito dall'aeroporto di Fiumicino per Rio de Janeiro, quando ormai mancano tre giorni all'inizio della Paralimpiade.

"Partiamo con la consapevolezza che straordinari risultati gli abbiamo già ottenuti – sottolinea Pancalli, prima dell'imbarco sul volo Alitalia - dal punto di vista sportivo, con 105 atleti qualificati, seppur senza sport di squadra, ahimè, è l'unica nota dolente, che sono un numero strabiliante e che continua a crescere rispetto al passato, e poi perché siamo freschi di riconoscimento di ente pubblico grazie all'iniziativa di Parlamento e Governo: ciò ci inorgoglisce perché ha dato dignità ad un movimento".

Riguardo ad eventuali preoccupazioni legate agli aspetti logistico-organizzativi a Rio, Pancalli spiega che "dalla gran parte della nostra delegazione già sul posto da alcuni giorni mi stanno arrivando segnali confortanti: è chiaro che una moderata preoccupazione c'è ; si è comunque dovuto procedere, come comitato organizzatore, a tagli su servizi e trasporti, cambio di location. Non è Londra, chiaramente, ma sono convinto che dal momento in cui la fiaccola sarà accesa lo spirito paralimpico di questo straordinario movimento sarà contagioso".

Infine, sul tema acceso di Roma 2024, Pancalli dice di "essersi imposto la tregua paralimpica in accordo con Malagò", ma – aggiunge – "ribadisco, accanto all'Olimpiade, l'importanza della Paralimpiade: è un evento straordinario dal punto di vista sportivo ma, se gestito in maniera adeguata e intelligente, può cambiare la cultura di un Paese e trasformare una città in termini di accessibilità".