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Il tecnico toscano, in compagnia del Direttore Generale della formazione giallorossa, Mauro Baldissoni, è arrivato alle  11.57  con il volo Alitalia da Miami. Prima accoglienza con decine di operatori aeroportuali, simpatizzanti giallorossi, che lo  hanno salutato con applausi appena sceso dall'aereo.

Il tecnico toscano, insieme a Baldissoni, da sottobordo dell'aereo è stato trasferito, sotto scorta della polizia, nella zona arrivi del terminal 3. Qui è stata ressa: decine di fotografi ed operatori, oltre ad una cinquantina di tifosi, lo hanno atteso. Spalletti, sorridente, cappottino grigio, sciarpa e zuccotto nero in testa, ha percorso le poche decine di metri dalla zona arrivi al piano superiore del terminal guadagnando, a fatica, l'uscita scortato da decine di agenti di polizia.

'Sono contento', le sue prime parole incalzato da giornalisti e tifosi, entusiasti, nel tragitto dall'uscita fino all'auto che lo ha poi condotto a Trigoria. Spalletti, che riprende la guida della Roma dopo 6 anni e quattro mesi, assai sorridente, ha fatto più volte anche il gesto del pollice rivolto all'insù.

I tifosi hanno scandito cori inneggianti al suo nome: "Bentornato a casa", sei il numero uno mister!", 'Mister falli correre!' : gli hanno gridato. Spalletti, dopo aver salutato tutti con un "buongiorno", ha risposto sorridendo: "Numero uno? Mi accontenterei di essere anche il quarto o il quinto".

Quindi ha lasciato Fiumicino alle 12.05 a bordo di un Suv bianco diretto a Trigoria. Il tecnico toscano, prima di uscire dalla zona arrivi, era stato accolto calorosamente dalla dirigenza giallorossa che gli ha messo al collo la sciarpa della Roma, poco prima di 'affrontare' la schiera di giornalisti, fotografi e tifosi che lo attendevano nella sala arrivi del terminal 3, così tanti da doversi necessariamente piazzare anche sulla scala mobile vicina all'uscita per poter riprendere il tecnico toscano.