Arte

Aeroporti di Roma si impegna ogni giorno per garantire ai propri passeggeri un’esperienza di viaggio unica, capovolgendo il paradigma che vuole l’aeroporto come semplice punto di arrivo o di partenza. Oggi il Leonardo da Vinci si posiziona come un “Museo diffuso” all’interno del quale valorizzare l’immenso patrimonio culturale e artistico italiano in tutte le sue declinazioni, come palcoscenico per la promozione dei talenti e vetrina degli eventi culturali ed artistici in programma nella Capitale.
 

Aronne Due Santi Diaconi Martiri (1305-1310 circa)

Nel corso dell’evento di celebrazione del Cinquantesimo anniversario di ADR sono state svelate, e per la prima volta esposte al pubblico, tre prestigiose vetrate, il cui disegno, a seguito di stringenti confronti stilistici evidenziati da studiosi medioevalisti, è stato attribuito al maestro d’arte pittorica Giotto, il grande artista che rinnovò il linguaggio dell’arte medievale, superando lo stilizzato lessico bizantino ed elaborando un nuovo stile che arriverà fino al Rinascimento con cicli di affreschi famosissimi come, ad esempio, le Storie di San Francesco nella Basilica di San Francesco ad Assisi.
I tre pannelli, di proprietà del FEC – Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, ente che assicura la tutela, la valorizzazione la conservazione e il restauro del nostro prezioso patrimonio artistico, sono stati concessi in prestito ad ADR per essere esposti nella Piazza del Terminal 1 fino a settembre 2024.
Le tre vetrate, Aronne Due Santi Diaconi martiri (1305-1310), nel 1940 furono spostate nel Museo dell’Opera di Santa Croce, dove tuttora sono conservate. I personaggi qui raffigurati, con la loro espressione pensosa e con lo sguardo vivo, con il disegno essenziale, si rivelano di grande potenza artistica.
La vetrata, diffusasi in modo particolare nell’arte gotica ma presente nell’architettura dal sec. XII fino ai nostri giorni, aveva due scopi principali: quello di inondare di luce lo spazio sacro, con la ricchezza di significati simbolici racchiusi nella sua dimensione fisica e spirituale, e, con le varie raffigurazioni, quella di comunicare ai fedeli le storie della vita di Gesù, della Vergine e dei Santi.




 

"Vertigine" by Manuel Felisi

Il viaggio, la natura, le tracce, il giorno e la notte. Questo gli elementi primari che emergono da "Vertigine", l'opera dell'artista milanese Manuel Felisi esposta al Terminal 1 dell'aeroporto di Fiumicino. 
Un’installazione composta da due opere posizionate una di fronte all'altra, fatte di tante piccole tele dove, sullo sfondo di vecchi rulli da decorazione di interni lavorati con l'acrilico e la resina, sono stampate foto di alberi che compongono 'griglie' di linee nere orizzontali e verticali. 

 


Il Rinoceronte by Marcantonio

"Quante volte ogni giorno pensiamo che la nostra società stia prendendo una deriva troppo stressante, consumistica e compromettente? Quanto del nostro atteggiamento altera l’equilibrio naturale del mondo che ci circonda? E cosa rimane dentro di noi del mondo naturale a cui apparteniamo?”. È un messaggio potente quello che racconta “Natural Reaction” By Marcantonio, l’opera di arte contemporanea raffigurante un rinoceronte bianco in dimensioni reali, per una lunghezza di circa quattro metri con uno schermo da cinquanta pollici incastonato nel corno, che dal 12 settembre i passeggeri potranno ammirare nell’area di imbarco E del Leonardo da Vinci.




 

Salvator Mundi di Gian Lorenzo Bernini

Dal 12 aprile al 31 agosto, l’area di imbarco A del Terminal 1 ha ospitato la scultura “Salvator Mundi” del Bernini, di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno. Un’occasione unica per gli oltre 6 milioni di passeggeri transitati in questa area di ammirare un’opera senza tempo per la quale sono state organizzate anche visite guidate aperte a tutti. L’opera, ultimo capolavoro di Giovan Lorenzo Bernini ed esposta nella Basilica di San Sebastiano fuori le mura, raffigura Cristo benedicente a mezzo busto: il volto di Cristo, adornato da una lunga capigliatura si gira verso destra e ha una espressione di grande serenità e maestosità, mentre la mano destra in atto di benedire si accosta al petto verso sinistra.



 

La Balena by Marcantonio

L’opera di arte contemporanea dell’artista Marcantonio è stata esposta nella suggestiva piazza del molo A all’aeroporto di Fiumicino, per i primi 4 mesi del 2023. Si tratta di un’opera dal forte impatto visivo che riproduce in dimensioni originali, per una lunghezza di dodici metri e un peso totale di oltre settecento chilogrammi, lo scheletro di una balena, illuminato al suo interno da lampade provenienti da tutto il mondo. Le luci che illuminano l’imponente installazione ne costituiscono l'anima ancora accesa, al contempo rappresentando la nostra società: se l’animale vive, dipende anche da noi. È un invito a riflettere su come la natura sia nelle nostre mani e dipenda dalla nostra cura, ricordandoci come la bellezza del mondo sia fragile e strettamente legata ai comportamenti umani.


 

 

Deti

Allo scalo di Fiumicino si esplorano anche le forme d’arte più contemporanee come “Deti” (dal cirillico “Bambini”) di Marco Lodola che, posizionata presso il Molo A, rappresenta un omaggio alla famosa colomba di Picasso e che, con i suoi colori che ricordano quelli della bandiera della pace, vuole esserne un richiamo.
 

 
 

Uomini e Dei a Ostia Antica

Lungo il corpo di collegamento verso il Molo A, i passeggeri possono ammirare sette sculture e pitture, tutte originali di età romana, lungo il percorso espositivo: “Uomini e dei a Ostia antica”, un progetto scientifico curato dal Parco archeologico di Ostia antica con il supporto logistico di AdR.
Le opere in mostra (statua di Apollo, statua di Sabina come Cerere, due statue di Ninfe, due affreschi con cavaliere e con coppia di coniugi, gruppo scultoreo dei lottatori) sono rappresentative del panorama artistico e figurativo dell’antica colonia romana, provenendo da contesti monumentali urbani e dal territorio della città (Terme di Nettuno, Teatro, Necropoli di Porto all’Isola Sacra).

 

Le immagini del tempo

L'arte romana e il fluire delle stagioni: questo il titolo della mostra allestita all'aeroporto di Fiumicino, grazie alla rinnovata partnership tra Aeroporti di Roma e il Parco  Archeologico di Ostia Antica, che propone ai passeggeri in transito nell'area di imbarco E del Terminal 3 dedicato ai voli extra Schengen, un percorso espositivo in cui è possibile ammirare sei opere di età romana, cinque sculture ed uno splendido mosaico, tutte provenienti dagli scavi di Ostia antica e dalla Necropoli di Isola Sacra. Il fil rouge della mostra, che parte ai piedi della scala mobile dell'avancorpo e continua al terzo livello, è il Tempo, tema particolarmente sentito da chi viaggia e scandito in aeroporto dalle operazioni necessarie per salire o scendere da un aereo. Un filmato in italiano e in inglese e le targhe esplicative posizionate in prossimità delle opere, ne illustrano ai passeggeri il soggetto, il materiale, la provenienza e la datazione. La mostra di opere del Parco Archeologico di Ostia Antica al Terminal 3 ripropone la contrapposizione tra antico e moderno che vive chi arriva nella Capitale e idealmente chiude il cerchio temporale del territorio che, da snodo del traffico marittimo dell’Impero, si è trasformato nell'attuale hub del Mediterraneo. Le sculture hanno un legame particolare con l'aeroporto. Provengono infatti dalla zona che per secoli è stata la base di arrivo e di partenza dei traffici dell'antica Roma, attraverso un sistema portuale capace di collegarsi con tutto il mondo allora conosciuto. E' la stessa area che, oggi, ospita l'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci, principale centro di snodo del traffico passeggeri in Italia e tra i maggiori hub europei.